mercoledì 27 ottobre 2010

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La mia vita è come quei fottuti Domino. Cade a pezzi, crollano muri di certezze e la felicità
non so nemmeno più cosa sia. Si frantumano sicurezze e addosso
si posa il velo delle paure che credevo di aver superato una volta per tutte.
E’ la presenza di un domani incerto, di un amore così instabile.
Non sono mai stata adatta a legarmi alle persone, per questo non ho amicizie.…fuori c’è luce, poi buio, poi ancora luceDò l’anima, la stessa che vorrei sopprimere. Il mio autolesionismo c’è, ed è vivo più che mai, nonostante tutto
Lavano via tossine, ma il dolore c’è, lo sento. Mi brucia dentro.
Vomito l’anima, perchè voglio solo volare libera in cieli sereni. Voglio farla finita, gente.
Il mio massacro è iniziato tempo fa, una missione che porterò a termine.
E fanculo questo ragazzo che dice di amarmi. Io non provo più nulla.
Sono arrivata a bruciarmi un mozzicone di sigaretta sulla mano e non ho sentito nulla.…fuori c’è luce, poi buio, poi ancora luceSono un foglio stropicciato, di quelli buttati distrattamente nel cestino della spazzatura,
ma che puntualmente cadono accanto al cestino non centrandolo in pieno al primo tentativo.
Stacco la spina dello stand-by per attivare l’esaurimento batteria.
Getto nel cesso il caricatore e inizia la fase di demolizione. Autodemolizione.
Sono una enorme gru, sono un cantiere aperto, sono un parcheggio abusivo.…fuori c’è luce, poi buio, poi ancora luceSono sbagliata. E il sangue della paura mi scorre nelle vene,
arrivando a un cuore che non batte più per nulla, per nessun gesto, per nessuna emozione.
Sono uno scarto umano, e aspetto del cimitero delle auto con un cane randagio, la fine dei miei giorni.