lunedì 13 dicembre 2010

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Questa storia che a Natale bisogna per forza essere felici e mostrarlo al mondo mi sta un po' stretta.
Siamo tutti più buoni, possiamo di più, facciamo quello che non faremo mai, diamo di più.
Più sorrisi, più affetto, più allegria, più baci e abbr...acci, più tutto.
Ci credo che poi il resto dell'anno siamo avari visto che ingurgitiamo ogni cosa che di bello esiste a Natale!
Mi sta davvero stretta questa storia perché credo che Natale sia il momento più alto della malinconia, quello dove la felicità si prende le ferie, i sorrisi diventano fotocopie e poco hanno a che vedere con la genuina originalità dei restanti 364 giorni.
Credo che gli abbracci e i baci dati più del dovuto e il surplus di affetto siano la scusa di chi non ha un'idea poi così chiara del significato che hanno altrimenti perché aspettare che passi la cometa sulle nostre teste per farne uso e goderne!?
Io non voglio credere che a Natale posso fare quello che non farei mai;
voglio credere tutto l'anno per poter arrivare a Natale regalandomi lungo tutto il percorso quello che credevo sarebbe stato impossibile per me realizzare.
E a Natale mi prenderei una pausa vittoriosa...O semplicemente una pausa.
Credo che non serva Natale per riflettere su tutto il bene e su tutto il male perché non si diventa certo migliori ma anzi si mostra la parte peggiore;
vogliamo forse credere che il bene e il male abbiano scadenza!?
Perché dobbiamo pensare che i sogni a Natale hanno senso e magia e il resto dell'anno sono solo illusioni che non vedranno mai la realtà dei nostri giorni!?
Io voglio sognare ogni singolo giorno e a Natale voglio che anche i sogni si prendano il loro spazio che non mi stiano per forza attaccati addosso perché così c'è atmosfera.
Insomma questa storia del tutti felici e contenti perché è Natale onestamente mi toglie fin troppa aria perché è giusto che la felicità almeno una volta l'anno possa prendersi del tempo per lei. 
E se solo fossimo attenti potremmo renderci conto che in quel giorno lei ci lascia perché è triste e vorrebbe che capissimo che è sempre vicino a noi che siamo troppi impegnati ad accorgerci di lei e la vediamo solo se milioni di luci colorate fanno festa tra le strade.
Ma è proprio allora che la felicità non c'è e la malinconia cammina tra la gente ma pochi la vedono e ancor meno le parlano.