martedì 4 gennaio 2011

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Ma si danno appuntamento per rovinarmi la notte del 3 gennaio? Uff
L'anno scorso è stata una notte cosi terribile, che si è portata con se una parte di me;
Emanuele si è portato con se una parte di me.
E pensare che un paio di giorno prima eravamo usciti insieme, parlavamo, scherzavamo sotto casa mia finchè non è arrivata mia madre.
Si sono conosciuti. Mia madre diceva che era simpatico, che si vedeva che era un ragazzo che si curava.
Emanuele invece mi diceva che era più simpatica e più bella mia madre.
Ricordo anche che quelle sere stavamo ore e ora al telefono, una volta gli anche detto TI AMO, gliel'ho ripetuto più volte
e lui mi diceva "dawero?" e io "l'ho ripetuto troppe volte, ha perso il valore, è una parola cosi."
Sono momenti che rimangono impressi nella mente.
Era bello giocare con lui, parlare. Era qualcuno su cui potevo contare. Ero certa che ci tenesse a me, nonostante tutto.
Ne abbiamo passate tante, ma eravamo sempre lì, quasi intoccabili da ogni difficoltà.
Finchè non è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Si iniziava ad alzare un muro soprattutto da parte mia,
Un muro sempre più alto fatto di lacrime. Dio solo sa quante lacrime scendevano quella sera.
Mi sentivo inutile e vuota.
Avevo perso il mio tempo, il mio orgoglio, avevo perso LUi.
Ora è passato un anno e lui riesce sempre a tornare nei miei pensieri, il suo ricordo non smette di esserci, quasi non sbidisce.
Forse lo aspetto ancora, forse non aspetto lui soprattutto ma quella parte di me che ha portato via.