venerdì 5 agosto 2011

.

Ci sono quelle giornate in cui è un pò più difficile sorridere.
Tu ci provi, allarghi gli angoli della bocca e magari scopri appena i denti bianchi,
ma tutto ciò che ricavi è una smorfia che non s'addice al tuo sguardo per niente sorridente.
Sono quelle giornate in cui la notte prima hai dormito poco e stai morendo di sonno, ma non riesci ad addormentarti.
Però vorresti tanto chiudere gli occhi e staccare la spina,
non c'è nient'altro al mondo che vorresti di più, perchè così dimenticheresti che giorno è,
e quando apriresti nuovamente le palpebre, sarebbe già passato, sarebbe già ieri, e tu saresti nel domani.
Ma in quelle giornate non puoi sfuggire al presente, lo devi vivere volente o nolente.
Fa male affrontarlo, fa così tanto male che anche se ti scotti con la teglia dei biscotti che stai facendo per tua madre,
benedici il cielo che ti dà un dolore fisico facendoti dimenticare per un attimo quello mentale,
perchè per quello, non ti basta un pò d'acqua fresca per lenire il bruciore.
In quelle giornate dove è un pò più difficile sorridere, è un pò più difficile tutto.
Se fai fatica a sorridere, non riesci a emettere altro che un risolino nervoso, pieno di stanchezza,
che si esaurisce con un sospiro mozzato al posto di una risata allegra,
non riesci a camminare con passo sicuro, fiero, orgoglioso, non riesci a scherzare spensieratamente con gli amici.
Se fai fatica a sorridere, fai fatica a vivere, ecco la verità.