martedì 23 agosto 2011

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C'è stato un tempo in cui ero così ingenua che neanche immaginavo.
Non pensavo alle conseguenze, non pensavo a vivere le cose, non pensavo a proteggere.
Sapevo che avremmo lottato, insieme.
Bevevo le tue parole, sembravi sapere tutto dell'amore e sembravi bravo ad insegnarmelo.
Era il tempo in cui eri in ogni mio istante, in ogni gesto, eri la causa e la conseguenza di ogni cosa.
Mi ero tacitamente, completamente consacrata a te.
Questo è sempre stato per me il nostro amore, un Credo.
Poi qualcosa finisce. Non è vero.
I sentimenti non si esauriscono, i sentimenti sono energia rinnovabile che ha il nostro corpo come sorgente,
finchè noi ci siamo, loro ci sono. Fino all'ultimo anelito.
Poi succede che cambiano le vite, si cresce. Non è vero.
L'amore muta continuamente e cresce prima ancora che riusciamo a raggiungerlo.
E' incontenibile in qualsiasi corpo e in qualsiasi anima.
L'amore avrà già fatto e disfatto il futuro, mentre noi viviamo lentamente i nostri attimi presenti.
Poi succede che mi dimenticherai. Non è vero.
Non ho MAI trascorso un giorno senza pensare a te, sulla punta del mondo,
o sotterrata negli abissi di amori neonati o stanchissimi, ho affrontato, cercato, fuggito -invano- il tuo ricordo.
Poi arriva la resa dei conti. La resa e l'arresa.
E allora partorisco la mia verità,
dopo anni di risposte mancate,
di amarissime bugie vestite di zucchero scadente,
dopo anni di meretrici vestite da angeli custodi.
Io ora so cosa succede.
Succede che si smette di lottare.
E' solo allora che un amore finisce.