giovedì 14 giugno 2012

“questa magia che brucia la pesantezza delle parole, che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.” (A. Merini) 


Tutte le volte che le nostre ombre s’incontrano non piovono che sospiri, 
Simultaneo come uno sguardo si muove il cuore..
La tua mano forte in un possibile gioco di dita, è brezza che assale, 
desiderio che chiede risposta e non ammette sosta prima del cedimento.. 
Un segreto trattenuto, la vivacità che dopo rimane negli occhi, sinestesie immutevoli.. 
Ci sono odori che conservo nitidi come fotografie.. 
Oggi è fatto di niente di importante e di consuetudini da imparare a memoria.. 
brutalità e gentilezza nello stesso piatto.. 
paure pastello ed il silenzio senza forme di possesso poco più distante di un'ombra, fragile e forte.. 
Mi dondolo sopra domande a perdere.. 
Che importa cosa inizia o finisce quando anche i ricordi hanno ormai i capelli bianchi? 
vizio ribelle, l'erba recisa già ricresce..

Un po’ di possibile, sennò soffoco. 


Ogni inizio è una voragine coperta di nebbia, un oracolo senza risposte. 
Un’urgenza di pelle dentro a una carezza ferma la brevità dell'istante.. 
Allerta, osservo poco distante da me grovigli d'ombre 
come coralli si sono colorati di rosso i pensieri 
per fare da sostegno ai miei cedimenti e non scivolare distratta da uno sguardo 
fra le rose che non si sa se fioriranno. 
Ho scardinato la pazienza con l'indecenza di un amore non dichiarato.. 
Barricata dietro una lacrima stringo teneramente tutta la tua assenza. 
C'è un tempo lontano che deve ancora arrivare.
Oggi semplicemente mi manchi.